domenica 3 settembre 2017

Agosto a Monte Prà

Nel mese di agosto, Baita Monte Prà ha accolto sette nuovi ospiti provenienti dal C.a.s.t. di Villapizzone, insieme ai loro educatori. Una settimana immersi nella natura, tra escursioni nei boschi, lavori di manutenzione dei sentieri, incontri con la comunità locale e...amicizia!
Leggiamo il diario-racconto dell'esperienza :)



Domenica 13

Il viaggio parte con i migliori auspici, con i ragazzi pronti a partire quasi in orario, e il pullman fuori ad attenderci.
Arrivati a Costa, ci incamminiamo sulla strada che in un’oretta ci porterà alla baita, mentre Filippo porta su spesa e bagagli in macchina. Ci sistemiamo nelle camere e organizziamo i turni di cucina e pulizia della settimana, oltre al programma delle attività.
Il viaggio è stato faticoso, quindi tutti a letto presto!

Lunedì 14

La mattina la dedichiamo a conoscere meglio il posto che ci ospita, facendo una breve passeggiata lungo il crinale, alla scoperta del bosco e delle varie specie di piante e animali che lo abitano. Bastano infatti poche centinaia di metri per vedere il bosco di aghifoglie cedere il posto a carpini, querce e noccioli, e per trovare tracce del passaggio di ghiri e cinghiali.



Il pomeriggio lo dedichiamo a un lavoro di squadra per migliorare e sistemare la baita, carteggiando e riverniciando le imposte esterne. Molti di noi hanno esperienza di falegnameria, quindi il lavoro procede rapidamente e con entusiasmo e in breve tempo le imposte hanno riacquistato il loro vecchio splendore.


Domani ci aspetta la gita al lago di Valvestino, quindi anche questa sera si va a dormire presto.

Martedì 15

Finalmente il giorno della fatidica gita! Il lago di Valvestino dista un paio d’ore dalla casa, e anche se è possibile vederlo direttamente dalla baita, raggiungerlo è una bella impresa! Bisogna infatti seguire il sentiero che ci riporta a Costa, ma poi deviarne e scendere lungo il versante della montagna, fino a raggiungere una mulattiera che corre lungo l’antico confine con l’Austria-Ungheria.



Da lì un sentierino ci conduce finalmente alle sponde del lago. Ci precipitiamo immediatamente a fare il bagno e, nonostante la tecnica non proprio perfetta di alcuni di noi, riusciamo a non far annegare nessuno :D Picnic sulla riva e siamo pronti a ripartire.



Questa è la parte più temuta, perché le due ore di discesa abbastanza tranquilla diventano due e mezza o tre in salita. Decidiamo per il giro più largo ma anche meno ripido, e alla fine arriviamo su tutti e senza problemi. Giro di docce, cena e nanna.

Mercoledì 16

Giornata di riposo, dopo le ben ripagate “fatiche” della camminata di ieri. La mattina la passiamo a casa, tra una colazione tardiva e un improvvisato torneo di pallavolo (vinto inaspettatamente e immeritatamente dalla coppia Elena-Filippo). Il pomeriggio i nostri esperti falegnami passano la seconda mano di impregnante sulle imposte, che sono ormai perfette e inattaccabili dagli agenti atmosferici. Tra una tinteggiata e l'altra, ci lasciamo prendere dall'ispirazione per creare oggetti e piccole sculture con il legno.




Questa sera montiamo e usiamo il nuovo telescopio che abbiamo in dotazione, la notte è perfetta, completamente limpida e senza luna.



Giovedì 17

Oggi è finalmente il giorno della gita all'agriturismo "Al vecchio Mulino", il giorno che tutti stavano aspettando. Per raggiungerlo c’è una passeggiata di un’oretta e mezza, ma dopo l’esperienza dell’altro giorno nessuno è preoccupato. Per arrivarci bisogna attraversare anche un torrente, che è un’ottima occasione per fermarsi un attimo, scattare un po’ di foto e riposarsi.

All’agriturismo ci attende un buonissimo pranzetto, tutto preparato con i prodotti locali. Sazi, soddisfatti e un po’ appesantiti, ci rimettiamo in strada per tornare a casa. Avremo tutti mangiato un po’ troppo, perché la strada del ritorno sembra molto più lunga dell’andata…




Venerdì 18

La fine della settimana si avvicina, e anche la stanchezza inizia a farsi sentire. Dopo una mattinata tranquilla ci accingiamo a sistemare i sentieri che si diramano alla baita. Con il pirografo, creiamo alcuni cartelli da apporre ai bivi e sistemiamo la segnaletica. Poi, armati di zappette e palette ripuliamo alcune canaline di scolo, che nel tempo si erano riempite di terra e foglie cadute.


Dopo cena, partecipiamo tutti a una passeggiata notturna. Il buio è fitto, soprattutto nel bosco, ma è comunque possibile intuire la direzione del sentiero, e sentirlo sotto i piedi. Al buio, in silenzio e senza luci, è possibile sentire tutti i rumori degli animali intorno a noi, e il bosco che abbiamo imparato a conoscere in questi giorni diventa un luogo nuovo e misterioso.

Sabato 19

Ultimo giorno, e il tempo che fino ad ora ci ha graziato inizia a volgere al peggio. Rifacciamo gli zaini e puliamo casa al mattino, sotto la minaccia di una pioggia che non arriverà mai.
L’ultima tappa di questa esperienza è la festa di Costa, a cui siamo stati invitati per festeggiare tutti insieme anche la fine di questo progetto che ha permesso, a noi e a chi ci ha preceduto, di vivere mille esperienze che non vediamo l'ora di condividere con la gente del posto. La festa è organizzata dall’associazione Costa Nostra, che ha preparato un aperitivo fuori dalla chiesa e un pranzo a base di polenta e spiedo. L’aperitivo è un’ottima occasione per farci conoscere dalla comunità locale e da alcuni visitatori, mentre distribuiamo cartine dei sentieri e chiacchieriamo con la gente, parlando del progetto e raccontando le esperienze che abbiamo vissuto. Anche il pranzo è ottimo, e abbiamo un’oretta per smaltirlo prima che venga a prenderci il pullman per riportarci a casa. Salutiamo Costa e tutti i suoi abitanti, e anche per quest’anno dobbiamo dirgli addio.



E ora...diamo la parola ai veri protagonisti di questa avventura!

Omar
La cosa che mi è piaciuta di più è che abbiamo lavorato in gruppo; il posto è calmo e si può stare tranquilli. 
La cosa che mi è piaciuta di meno è il fatto che bisogna stare attenti a non sprecare l'acqua, ma ora sappiamo che ognuno di noi deve impegnarsi per risparmiare, e non solo gli educatori.
In futuro, mi piacerebbe fare altre cose per il posto: per esempio mettere più cartelli e anche delle piccole casette per le api.
Ho tante cose da raccontare ai miei amici perché è stata una bella vacanza. Mi piace la montagna, e anche il lago dove abbiamo fatto il bagno scherzando con tutti e le camminate che abbiamo fatto. Ho apprezzato anche il compito che mi hanno affidato per il cartello, non perché sono il più bravo, ma perché mi vogliono bene e anch’io voglio bene a tutti.

Bakary 
Camminato tanto e siamo stati bene, senza problemi. 
Abbiamo cucinato molto bene con voi!
Mi è piaciuto pitturare la porta, e vorrei farlo di nuovo.

Assa
Ci sono tanti aspetti che mi sono piaciuti di questa vacanza. Sicuramente lo stare insieme agli altri ospiti, che io definisco come amici, condividere cose con loro che in comunità non abbiamo il tempo di fare; essere partecipe anche in cucina; i luoghi che abbiamo visto; ma anche lo stare insieme, la sera dopo mangiato, e avere il tempo di giocare, ridere e scherzare. 
Se dovessi raccontare ai miei amici a casa direi che è un bel posto, la casa mi è piaciuta tanto, si respira aria pulita ed è un posto molto utile per staccare dalla vita quotidiana. 

Aziz
Mi è piaciuto tantissimo questo posto, in particolare l’agriturismo in cui ho mangiato molto e bene. Mi sarei voluto fermare di più al lago.
Direi che la è andata bene la vacanza. Ai miei amici a casa racconterei dell’agriturismo e delle passeggiate. Penso che avrei dovuto stare più attento a come scherzo con gli altri

Adam
Mi sono piaciute tante cose della montagna.
Mi è piaciuto leggere, camminare e guardare tante cose, qui ci sono tante piante e anche tanti fiumi. Mi sarebbe piaciuto rimanere più tempo, ma purtroppo avevamo solo una settimana.
Quindi questo viaggio mi è piaciuto tanto.

Amin
Mi è piaciuta la gita al fiume e la passeggiata.
Mi sarebbe piaciuto aver approfondito di più la conoscenza del posto.
È stata una bella esperienza, la consiglierei ai miei amici.
La cosa che non mi è piaciuta è la mancanza di rete.

Moktar
Mi è piaciuto tutto, tutto tranquillo. In particolare mi è piaciuta la gita all'agriturismo.
Mi è piaciuta tanto questa vacanza, e la camminata con i miei nuovi amici.
Soprattutto grazie a Carmelo, Elena, Angelo e Filippo






mercoledì 2 agosto 2017

Avventure sul Garda

Tante avventure aspettano 5 nuovi utenti del Laboratorio, alla scoperta dei segreti dei paesi che fanno da cornice al lago di Garda.

10 LUGLIO

Ritrovo alle ore 9.00 in via Pascarella (sede dell’ass.ne Il Laboratorio Onlus).
Gerardo, Fabio, Giulio, Mariangela ed Antonella, insieme agli educatori Giulia e Simone, sono carichi di entusiasmo e…bagagli! Si parte!

Il viaggio scorre veloce fino a raggiungere il lago di Garda. Sosta nel verde, sotto un albero di ulivi, sulle rive del lago, a Gargnano; partita a pallavolo, palla prigioniera, arrampicata sugli alberi, pennichella dopo pranzo e…bagno! Acqua fresca, pulita, cristallina…una goduria immergersi!!



E si fanno le 16.00…Ci raggiunge Jennifer, la nostra guida, per un saluto e per fare la nostra conoscenza.
Prossima tappa, Tignale.
Il residence che ci ospita ha una bellissima vista sul lago: spesa, bagagli, bagno in piscina, doccia veloce…E pronti per uscire a cena a festeggiare il compleanno della nostra Mariangela.
10 km di camminata e siamo solo al primo giorno, non male.



11 LUGLIO

Mattinata il visita al caseificio “Alpe del Garda” di Tremosine dove, accompagnati da Elisa, scopriamo la ricetta del loro formaggio tipico, la formagella: acqua, caglio, sale e…tanto riposo!


Pranzo gentilmente offertoci (un grazie a Fabio, presidente della coop. Agricola) a base di prodotti locali: salumi saporiti, formaggi profumati, pasta al ragù di salsiccia eccezionale!
Con la pancia piena siamo pronti a raggiungere la prossima meta: la fattoria di Piovere.
Galline, anatre, tacchini, oche, capre, pecore, conigli ci fanno una gran festa al nostro arrivo. Pascolano liberi lungo la montagna ma all’abbaiare di Jack tornano ciascuno nel proprio recinto.
Laura, la proprietaria, ci offre una buona merenda accompagnandola con aneddoti della storia del posto.


Tornati a casa, ceniamo in balcone guardando il lago e, felici, andiamo a nanna.

12 LUGLIO

La mattina scorre veloce tra un bagno in piscina, tornei di calcetto e partite a ping-pong.
Dopo un pranzo veloce Jennifer ci raggiunge per guidarci a piedi verso il parco avventura “Flying frogs” di Prabione.
Il sentiero, anche se con qualche piccola salita, non ci fa paura!
In un’oretta raggiungiamo il parco dove ci attendo Daniele e Martin; gentilissimi, ci infilano l’imbragatura  e ci muniscono di caschetti e moschettoni.


Seguiamo con attenzione le loro indicazioni e…parte l’avventura: ponti sospesi, reti, passaggi tra rami nodosi.
Che bello lanciarsi nel vuoto…E dopo la prima volta, la paura non c’è più!
Lasciamo il parco che sono ormai le 17.00; stasera Jennifer cenerà con noi. Per l’occasione al caseificio avevamo comprato formaggi, salumi e salsiccia.
Davvero una splendida serata tra scherzi, battute e risate.

13 LUGLIO

Oggi si ritorna a casa.
Ultima tappa l’orto botanico “Heller Garden” di Gardone Riviera.
Qui ci destreggiamo tra piante esotiche, boschi di bamboo, laghetti ricoperti di ninfee e aiuole fiorite; ma soprattutto ci divertiamo a cercare diverse opere d’arte (statue che sputano acqua, elefanti, Buddha,scimmie,…) che artisti da tutto il mondo hanno realizzato di anno in anno per il giardino.


Pranzo nel chioschetto immerso nel verde e…pronti per il rientro verso Milano.
Felici e pieni di ricordi ed esperienze nuove!

Ed anche questa volta un grazie di cuore a Jennifer, ed all’ufficio unico del turismo di Tignale!

MONTE PRA'...VIVIBILE!

Nell'ultima settimana di giugno, la baita di Monte Prà è pronta per accogliere nuovi piccoli ospiti: i ragazzi e le ragazze dell'associazione Quarto Oggiaro Vivibile!

Facciamoci raccontare da loro l'esperienza vissuta:


Domenica 25 giugno


Carichi di entusiasmo e di enormi zaini, i ragazzi arrivano con i genitori alla baita, dove li aspettano gli educatori, i volontari della Quarto Oggiaro vivibile e un risotto alla salsiccia da mangiare tutti assieme.



I genitori se ne andranno presto, ma la montagna è troppo bella per lasciare spazio alla malinconia: mamme e papà, tornate in pianura tranquilli, questo posto è fantastico e per una settimana sarà la nostra casa! Per una settimana ce la caveremo da soli, impareremo a organizzarci, cucineremo e puliremo la casa, esploreremo i sentieri e vivremo a diretto contatto con la natura.


La baita è un edificio ecologico, dai rubinetti esce acqua piovana e l’elettricità è fornita dai pannelli solari del giardino. Questo vuol dire che il suo impatto sull’ambiente non è nemmeno paragonabile a quello di un appartamento cittadino. Purtroppo, non lo sono nemmeno i comfort che può offrire: l’acqua va usata con estrema parsimonia, il cellulare va acceso il meno possibile e la televisione…cos’è? Insomma, dovremo fare un passo indietro da tutte le comodità che siamo abituati a dare per scontate: non è affatto facile, ma siamo pronti alla sfida!


Lunedì 26 giugno


La sveglia alle 6.30 non è certo una bella cosa, ma il sole è già alto e abbiamo del lavoro da sbrigare. Per raggiungere la baita c’è un sentiero stretto e dissestato e le canaline di scolo non sono in buono stato: tocca a noi ripulirle da terra, sassi e radici. Non è facile lavorare tutti senza intralciarsi, ma per tentativi ed errori riusciamo a trovare il nostro metodo e diventiamo una squadra di efficienti scavatori!




Nel pomeriggio qualcuno scova un tagliaerba e decidiamo di dare l’assalto alla parte più selvaggia del cortile. Anche qui serve un lavoro di squadra tra chi taglia, chi rastrella e chi porta via l’erba. Dopo un’ora di giardinaggio intensivo siamo tutti esausti e metà del prato è ancora com’era all’inizio, ma calcoliamo che l’area liberata è più che sufficiente per giocare a schiaccia sette, quindi possiamo dirci soddisfatti. Inoltre la baita non è nostra, è dei grilli, delle farfalle e degli insetti: non è carino privarli di tutti i fiori di campo che sono nati nell’erba alta.







Martedì 27 luglio


Stamattina il cielo non promette niente di buono. Tra le attività che si possono fare al chiuso c’è la sistemazione della segnaletica: dobbiamo scrivere col pirografo le indicazioni per raggiungere la baita su assi di legno da posizionare ai bivi. Ogni ragazzo inventa un suo cartello con frecce e decorazioni varie e cerchiamo di mettere insieme un po’ tutte le idee per realizzare il lavoro finale.

Nel tardo pomeriggio la pioggia concede una tregua e possiamo riprendere a pulire le canaline. Ormai siamo un gruppo esperto, possiamo spingerci anche oltre: ne scaviamo addirittura di nuove, seguendo le indicazioni di Walter che ci spiega il viaggio dell’acqua sui monti e come drenarla prima che faccia dei sentieri il letto in cui scorrere. Dopo due giorni a rovistare tra sassi e radici qualcuno osserva: certo che potevano anche tenerlo un po’ meglio questo sentiero! Sicuro, ma adesso siamo qui noi, e spetta anche a noi attivarci per migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo.



Mercoledì 27 luglio

Dopo la tempesta di stanotte, in cui pareva che i fulmini potessero tirare giù l’intera montagna, il sole torna a farsi vedere. Ne approfittiamo per fare una bella escursione al sentiero delle Tre Croci, stavolta senza preoccuparci della manutenzione della strada, prestando attenzione solo alla natura, agli alberi e ai paesaggi.



Dopo ore di cammino rientriamo affamati alla baita e appena ci chiudiamo la porta alle spalle la pioggia decide che la tregua è finita e rovescia sul monte tutta l’acqua che in quelle ore aveva trattenuto. Meno male che siamo tornati in tempo!
Nel pomeriggio le nuvole diventano ancora più irrequiete, il vento delle montagne le incalza verso sud mentre le correnti d’aria del lago non hanno nessuna voglia di farle passare. Nascono enormi vortici di nuvole che girano in cerchio sopra di noi, mentre si cominciano a sentire i primi potentissimi tuoni. Noi stiano in cortile a osservare incantati questo scontro epico finché non scendono in campo anche la pioggia e i fulmini. A quel punto non ci resta che ripararci nella nostra baita calda e approfittare dell’abbondanza d’acqua per fare una bella doccia.


Giovedì 28 giugno

L’escursione di oggi è insolita per un campo estivo: la meta è il pronto soccorso di Gavardo. Il fatto è che, per un motivo o per l’altro, in mattinata quasi tutti ci siamo presi le zecche e dobbiamo proprio andarle a togliere. Ci dispiace lasciare in anticipo la nostra baita, ma il viaggio in pronto soccorso ha anche i suoi vantaggi: ci vengono a prendere con due ambulanze e un’enorme jeep del soccorso alpino, mai visto niente del genere! Peccato che vadano piano e non vogliano accendere le sirene…

Nonostante questa dis-avventura (ma sempre di avventura, insomma, si tratta!), torniamo a casa felici delle giornate vissute insieme in mezzo alla natura, con tanti nuovi amici e nuova consapevolezza.

Che dire... in montagna non ci si annoia proprio mai!



giovedì 20 luglio 2017

Un mondo di animali al Parco faunistico "Le Cornelle"!

Mercoledì 28 giugno il Laboratorio Onlus ha organizzato un'uscita presso il parco faunistico “Le Cornelle”; hanno partecipato educatori, volontari…e tutte le persone coinvolte nei servizi educativi e di avviamento al lavoro.



Partenza alle ore 9.00; il viaggio è occasione per chiacchierare e scherzare insieme…e arriviamo al parco!

Ad accoglierci un gruppo di pavoni che girano liberi attirando la nostra attenzione, ma questo è solo l’inizio.
Il percorso si articola tra gli habitat naturali di animali di tutto il mondo; nessuno si aspettava che elefanti e rinoceronti fossero così imponenti, le scimmie agili, il ghepardo veloce, i fenicotteri tanto eleganti.
Selfie collettivo con il leone, re della savana!

Pranzo veloce, per non perdere troppo tempo.
Dobbiamo ancora vedere pinguini, orsi, giraffe, ippopotami, iene....che bellezza!!Ci sembra di essere tutti protagonisti del libro della giungla!


Un buon gelato di merenda, e si riparte verso casa!

lunedì 17 luglio 2017

Avventure e scoperte nel Parco Alto Garda Bresciano

Durante i primi luminosi giorni di luglioCeleste, Monica, Cristina, Cristian e i loro educatori de Il Laboratorio Onlus erano a Tignale per una nuova esperienza di autonomia, cittadinanza attiva e... avventura! 

 1 LUGLIO

Celeste, Monica, Cristina e Cristian non vendono l’ora di partire! Puntuali alle 9.00 sono pronti per iniziare, insieme agli educatori Giulia e Simone, la loro vacanza.
Pranzo sul lungolago di Gargnano e poi…bagno nelle lipide e fresche acque del lago di Garda e riposino sotto l’ombra di un albero di ciliegio.
Arriviamo verso le 17.00 al nostro residence a Tignale: disfiamo i bagagli, facciamo la spesa e prepariamo insieme la cena. Oggi abbiamo un'ospite speciale, Jennifer, la nostra guida.


2 LUGLIO
L’intera giornata è dedicata a raggiungere le cascate nascoste tra i boschi della valle di Tignale.
Il sentiero ci mette alla prova…gradini, sali e scendi, sassi, foglie bagnate, corde a cui aggrapparsi….Ma siamo super determinati!


Durante il cammino Jennifer ci racconta la storia di Tignale e delle sue frazioni:  Gardola, Aer, Prabione, Oldesio, Piovere, e Olzano.
Tra le spaccature delle montagne si aprono improvvisamente di fronte a noi fiabesche cascate…le nostre fatiche sono ripagate!
Qualche turista temerario pratica l’hydrospeed, lanciandosi lungo il fiume; dei nostri solo Simone ha il coraggio di fare il bagno in quelle acque tanto cristalline quanto gelate.


La passeggiata procede nel bosco per raggiungere Piovere e rifocillarci con un buon gelato.
Un paio d’ore ci separano dal nostro residence, ma ormai le nostre gambe allenate camminano da sole.
Belli e profumati, dopo una doccia rigenerante, usciamo a cena per festeggiare il compleanno di Simone.

3 LUGLIO
Sveglia alle ore 9.00 e subito pronti per una nuova giornata.
Oggi si va al parco avventura “Flying Frogs” di Prabione.
Dopo una camminata di un’oretta arriviamo a destinazione.
Martin ci attende con caschetti, imbragature e moschettoni. Vestiti di tutto punto siamo pronti ad arrampicarci sugli alberi tra ponti sospesi, reti, corde traballanti e, non ultimo, lanci nel vuoto sospesi su una carrucola.

Coraggio, adrenalina e cuore a mille, ma è stato bellissimo!
Dopo un pranzo al sacco nel parco visitiamo un allevamento di gamberi di fiume…Era la prima volta che vedevamo questi strani animali vivi.
Ritorniamo ormai a pomeriggio inoltrato: doccia, aperitivo e cena vista lago.






4 LUGLIO
Ultimo giorno: prepariamo i bagagli e riordiniamo l’appartamento. Pronti per il ritorno..C’è un traghetto che ci aspetta: da Gargnano in direzione Salò. La vista è emozionante: bellissime ville si mischiano al verde dei boschi.


Passeggiata per il centro storico di Salò e pranzo in un piccolo ristorante.
Milano ci attente!

Un grazie speciale a Jennifer ed all’ufficio unico del turismo di Tignale!



venerdì 7 luglio 2017

NEL BLU DIPINTO DI BLU

Nuovi colori e nuove emozioni aspettano i nostri ragazzi del Laboratorio, oggi in gita all'acquario di Genova.
Dal verde dei boschi del Parco Alto Garda Bresciano, al colore dorato delle foglie di inizio autunno, al bianco della neve, per arrivare oggi al blu del mare...ogni esperienza è una nuova avventura. 

Esploriamo i vicoli del centro storico alla scoperta di una città magica, andando incontro a luoghi, persone e culture diverse. Una via in particolare cattura la nostra attenzione: via Prà...il nome vi ricorda qualcosa?! ;)

E poi l'acquario, il più grande d'Europa. Quanti pesci! Nessuno di noi ne aveva mai visti tanti così da vicino. Quanta vita e quanti colori! Sembra di stare in mezzo al mare, quasi fosse una magia. 



Ma basta riaprire gli occhi, uscire dall'acquario e scoprire che quello che abbiamo visto non era un sogno: il mare è lì, ed è tutto intorno a noi.


Ciao Genova!! :)




lunedì 27 marzo 2017

GITA SULLA NEVE




Domenica 19 febbraio, ancora giornata di gita per i ragazzi dello sfa e del cad. Nonostante la sveglia all’alba, più forte è stata  la voglia di partecipare, stare insieme e divertirsi…Ai Piani di Bobbio!!

Partenza da Milano già vestiti di tutto punto, pronti, alcuni, per toccare la neve per la prima volta.
Il viaggio in pullman, condito da chiacchiere, musica e risate e poi…La funivia, quasi “adrenalica”!!
La vista dall’alto bellissima, distese di neve ed un sole caldo a scaldarci.

E vai di bob…Superate le resistenze e le paure iniziali, le due ore sono passate veloci, tra discese in solitaria, in coppia, e perché no, anche in tre, tra tante risate, e cadute varie!

Pranzo al rifugio per rifocillarsi: polenta, brasato, funghi…E per alcuni un buon riposo al sole, sdraiati in mezzo alla neve.
E ancora bob, ancora tanto tanto entusiasmo…Difficile alle cinque venire via!

Nel viaggio di ritorno la stanchezza inizia a farsi sentire, le chiacchiere lasciano posto ai pensieri, legati ad una giornata per tutti unica e indimenticabile!

Ecco alcune foto :)